The Professor
Docente di scienze esoteriche presso l’Univesity College di Londra, il protagonista della serie firmata da Andrea Corbetta e pubblicata da “Erredi Grafiche Editoriali” a partire dallo scorso ottobre è Benjamin Love: The Professor!
Il suo personaggio si cala nel genere horror-gotico e mistery con un profilo ispirato al famoso attore britannico Peter Cushing, e si muove nella seconda metà dell’Ottocento, nell’Inghilterra vittoriana avvolta dai fumi delle sue contraddizioni.
Sotto la patina di un periodo rigoglioso, all’avanguardia nell’industria, nella finanza e nella fotografia, si celano le scomode verità di un mondo sordido in cui dilagano sfruttamento, povertà, prostituzione e malavita.
In questo contesto socio-culturale prendono vita le avventure di “The Professor”, che si districa tra corruzione e perbenismo, sentimento e ragione, magia-misticismo e scienza in un’atmosfera gotica inquietante.
I personaggi che incontrerà sono figure conosciute e realmente vissute, mescolate con altre del tutto immaginarie: dalla Regina Vittoria a Sherlock Holmes, dai Thughs indiani seguaci della Dea Kalì a Jack lo Squartatore fino ai vampiri e agli spettri di un’Europa misteriosa agitata da oscure pulsioni.
Un humus epico, dove Benjamin Love, eroe suo malgrado, pieno di dubbi, è costretto all’azione, preso in un vortice tra il bene e il male, obbligato a scegliere anche quando i confini tra i due non sono così chiari.
Gli autori
Alla penna di Carlo A. Martigli, autore di best seller per Mondadori, si affiancano lo sceneggiatore di lungo corso Giancarlo Marzano – già firma di svariati albi Bonelli, tra cui Dylan Dog – e le scrittrici Cristiana Astori e Giulia Carla De Carlo.
I disegni del numero zero (distribuito gratuitamente alle presentazioni di ottobre) sono di Andrea Cuneo, impegnato con l’editrice di fumetti francese Soléil e con un passato nel mondo dei videogiochi e dei cartoni animati, mentre nei successivi albi si alterneranno le matite di Paolo D’Antonio (autore del primo episodio), Germano Giorgiani, Riccardo Innocenti e Francesco Mobili.
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